Dopo la tregua, resta l’emergenza: il tuo aiuto è un’ancora di salvezza
- Silvia Voghera
- 25 giu
- Tempo di lettura: 2 min

Fino a ieri, Israele è stato colpito giorno e notte da missili - attacchi distruttivi che hanno provocato vittime tra i civili e devastato case, aziende, ospedali e spazi pubblici.
Il Paese ha vissuto giorni di grande tensione e sofferenza. Ora, una tregua è entrata in vigore. Ma le ferite restano aperte e il bisogno di sostegno è più urgente che mai.
Con l’avvio dell’Operazione “Am K’Lavi - Leone che si rialza” e la dichiarazione dello stato di emergenza speciale nella mattinata di venerdì 13 giugno, il Magen David Adom ha immediatamente portato il proprio livello di allerta al massimo grado di operatività.
Tutte le ambulanze, le unità mobili di terapia intensiva, le motociclette d’emergenza e i veicoli di primo intervento sono stati completamente equipaggiati e mobilitati. Decine di migliaia di soccorritori — ebrei, musulmani, cristiani e drusi — hanno lavorato senza sosta per curare i feriti e rispondere a ogni richiesta di aiuto.
Ma questo sforzo straordinario ha comportato costi straordinari. Le operazioni in tempo di crisi generano costi maggiori per almeno 180.000 euro al giorno: carburante, forniture mediche, pasti per gli equipaggi, interventi attivi giorno e notte. Le squadre del Magen David Adom hanno finora assistito 1.347 feriti, tra cui:
• 28 deceduti• 17 in condizioni gravi• oltre 400 curati per traumi psicologici
La tua donazione non è solo un gesto di solidarietà: è un’ancora di salvezza. Con il tuo contributo possiamo rifornire le ambulanze, proteggere i soccorritori e garantire che nessuna chiamata d’emergenza resti senza risposta.
🎯 Agisci oggi. Ogni minuto conta.
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