Ruwa Mansour: una bella storia nella tragedia
Ruwa Mansour, medico volontario del Maghen David Adom alla stazione di Tira, era a Istanbul, alla discoteca Reina, con tre amiche, per festeggiare il Capodanno.
Ruwa: “La giornata era perfetta, eravamo in viaggio, ci stavamo divertendo. Chiacchieravamo, ridevamo, poi ho sentito dei colpi e ho capito che si trattava di un attacco terroristico, ho cominciato a correre, ho visto una pallottola entrare ed uscire dalla mia gamba, non mi sono accorta di essere ferita anche a una mano.”
Nonostante le sue ferite Ruwa, nascosta per 50 minuti con gli altri ostaggi, ha sentito il bisogno di soccorrere gli altri feriti.
Ora è in Israele, l’attendevano all’Aeroporto Ben Gurion gli amici della stazione di Tira del MDA: “Mi sono sentita a casa”
Le quattro amiche sono tutte ferite, una di loro è morta.
“Le ferite fisiche fanno meno male del trauma, voglio cercare di superarlo per tornare al mio volontariato al MDA, mi sono già iscritta al prossimo turno sull’Unità di cura intensiva”.
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