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Vite da volontari #12: La pandemia nelle parole di Yonat, Braa e Henia

Aggiornamento: 24 mar 2021



Non c’è soltanto questa rubrica per raccontare le vite dei volontari di Magen David Adom.

La scorsa settimana, in occasione della Festa della Donna, la TV Israeliana ha invitato in studio tre ragazze, tre paramedici che si impegnano ogni giorno con la divisa di Magen David Adom. Abbiamo così conosciuto Braa Glata, che lavora con MDA del distretto di Gilboa, Yonat Daskal Dagan della divisione operativa di MDA e Henia Shedmi di MDA Gerusalemme.

Una conversazione che ci ha fatto comprendere la drammaticità di questo anno impegnato nella lotta contro il COVID-19, in particolare nei giorni di marzo del 2020, quelli dell’arrivo del virus, quando si è cominciato a capire quanto la situazione stava evolvendo verso una crisi sanitaria di proporzioni mai viste. “Il numero delle chiamate ai centralini aveva raggiunto livelli incredibili”, ricorda Braa Glata parlando di caos e isteria che non si erano mai riscontrati nemmeno durante le guerre o le catastrofi naturali. Yonat Daskal Dagan mette l’accento sullo lo stress di quei giorni in cui si organizzavano per i primi test e si cercava di dare una risposta ad una popolazione spaventata. Mentre Henia rievoca i primi casi arrivati a Gerusalemme nel Purim dello scorso anno. L’intervista prosegue con le loro storie personali, il lockdown, la difficoltà di conciliare l’impegno con la vita privata, il timore di contagiarsi.

Tre ragazze normali, che in una situazione straordinaria hanno reagito in modo professionale e efficiente come richiede l’addestramento dei volontari di MDA, ma senza dimenticare i sentimenti e l’empatia proprie di chi spende la propria vita al servizio degli altri.




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