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Un video da Lod: la coesistenza viaggia su un’ambulanza

Aggiornamento: 20 mag 2021


Questo video è speciale: una testimonianza commovente di una coesistenza che in queste ore sembra dimenticata. Viene da Lod, la città dove sono stati più violenti gli scontri da quando è cominciata la crisi che ha colpito Israele.

Il video comincia con il briefing del personale della sede operativa di MDA nella città. Che non sia un giorno normale lo si capisce dalle istruzioni che vengono date agli equipaggi delle ambulanze: devono sapere come comportarsi nel caso il mezzo venga assaltato e fatto oggetto di lanci di pietre; ma soprattutto questo è un giorno triste perché a condurre la riunione non c’è Yosef, il comandante della sede di MDA di Lod.

Yosef Ismail è in lutto, due giorni prima un missile proveniente da Gaza ha centrato la casa dove viveva la sorella uccidendo suo cognato e sua nipote di 15 anni. È un soccorritore esperto, ma nonostante questo, la scena drammatica che ha trovato sul luogo dell’esplosione lo ha segnato profondamente. Oggi tutto il suo team, la sua “famiglia di MDA”, lo abbraccia e lo conforta.


Il video ci porta poi nelle strade di Lod insieme ai volontari di Magen David Adom con casco e giubbotto antiproiettile, intenti a soccorrere i feriti e a non cadere in qualche imboscata. In questa città il personale di MDA è formato per metà da arabi, come lo stesso Yosef Ismail, che magari hanno rinunciato alle vacanze di fine Ramadan per ritornare in servizio, e per metà ebrei. Volontari, medici e paramedici che considerano i disordini nella loro città uno scontro tra fratelli, difficilmente comprensibile alla luce sia di ciò che era Lod prima dei disordini, sia della loro esperienza in MDA. Lo spiega Shady volontario arabo di MDA “Non è mai stato così, in questa città abbiamo sempre vissuto insieme. E’ come vedere due fratelli che lottano, ma possono questi fratelli risolvere la situazione? Sì, se c’è volontà c’è una strada”. Lo conferma il suo collega Ofir, ebreo: “Io sono nel Magen David Adom da oltre 20 anni è c’è sempre stata coesistenza tra arabi ed ebrei. Con Shady mangiamo insieme, dormiamo insieme, siamo amici nel cuore e nell’anima”. E un’altra volontaria descrive così l’esperienza peculiare in MDA “Le persone dovrebbero venire in questa stazione per vedere da vicino la nostra quotidiana coesistenza, che è reale e dimostra come possiamo superare qualsiasi cosa”.


Da circa dieci giorni MDA è impegnata ogni giorno in centinaia di azioni di soccorso conseguenti ai disordini nelle città israeliane e al lancio di razzi dalla striscia di Gaza. Decine i trasporti urgenti in ospedale per feriti in condizioni critiche, moltissimi sono stati colpiti da schegge di ordigni o frammenti di vetri, o sono in stato di shock per i bombardamenti. Le regioni più coinvolte sono quelle di Ashdod, Lachish, Eshkol e Beer Sheva. Domenica pomeriggio, subito prima dell’inizio di Shavuot, sono ricominciati i razzi ed è stata colpita una sinagoga di Ashkelon, per fortuna i fedeli non erano ancora arrivati, altrimenti sarebbe stata una strage.

Dall'inizio delle operazioni "Guardian of the Walls", 324 feriti hanno ricevuto cure mediche da EMT e paramedici MDA in tutto il paese e a questi va a sommarsi l’assistenza medica a 194 persone ferite dalle rivolte cittadine.

MDA continua incessantemente anche la raccolta di sacche di plasma destinate agli ospedali di tutto il paese.


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