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Vite da volontari #11: Baraah Jalta e il premio del Presidente Rivlin


Questa puntata di vite da volontari è un po’ speciale ed è legata a una notizia di attualità: vi raccontiamo, infatti, di Baraah Jalta, una volontaria di Magen David Adom che vive a Nazareth ed è entrata giovanissima in MDA. Oggi è istruttrice di Primo Soccorso e ha passato l’ultimo anno a fare ininterrottamente tamponi per individuare il COVID-19 e poi a vaccinare tante persone.

Questo impegno è stato premiato dal Presidente di Israele Reuven Rivlin nella cerimonia in cui ha conferito i certificati di eccellenza per chi si è distinto nel servizio civile nazionale. Una scelta che gratifica tutti i volontari di MDA per lo straordinario lavoro svolto in quest'ultimo anno. "Non ci sono parole per descrivere la sensazione di eccitazione e gioia che ho provato quando sono stata informata che ero stata scelta – ha dichiarato durante la cerimonia - non c'è onore più grande di questo per me. All'età di 17 anni, ho preso la decisione significativa di entrare a far parte di MDA come volontaria e nel tempo sono cresciuta nell'organizzazione in un modo che mi ha cambiata notevolmente. Ho lavorato 24 ore su 24 per aiutare i bisognosi e ho viaggiato attraverso il paese, per fornire un risposta immediata ai malati o a chi si trovasse in quarantena. Ho fatto di tutto per il popolo di Israele. Sono orgogliosa di far parte di un'organizzazione ampia, solidale e disponibile in tutte le aree, indipendentemente dalla, religione, etnia o sesso".

Anche Yosi Pahima, il Direttore di MDA del distretto di Gilboa presso cui Baraah Jalta ha prestato servizio, afferma che: "Baraah ha recentemente completato due anni di servizi nazionali come EMT in ambulanza e durante il periodo Covid ha dato un fondamentale contributo alla sua comunità. Vorrei che ce ne fossero molti di più come lei! Questa è una storia di successo per i membri di MDA".

Infine parole di elogio sono arrivate dal Direttore Generale di MDA, Eli Bin: "La forza di un'organizzazione risiede nei suoi dipendenti e nei suoi volontari – un materiale umano che viene da esperienze differenti, motivato e professionale. Mi congratulo con Baraah e la ringrazio per il suo grande contributo all'organizzazione e a tutti i suoi volontari, che ai miei occhi rappresentano tutto il bene che gli israeliani hanno per il bene dell'altro e per aiutare a salvare vite umane".


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