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Si sono conclusi l'8 marzo i corsi di primo soccorso che Magen David Adom Italia ha organizzato presso la Scuola della Comunità Ebraica, rivolti agli studenti della scuola secondaria di primo grado.

I corsi, in collaborazione con l'AME (Associazione medica ebraica) e realizzati grazie al patrocinio dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane e al contributo a valere sui fondi dell'8x1000, hanno visto la partecipazione di formatori provenienti dalla Croce Rossa Italiana, che hanno arricchito con la loro decennale esperienza sul campo i contenuti proposti. I ragazzi hanno apprezzato il fatto di poter ascoltare chi ha fatto del primo soccorso il suo scopo di vita, per la concretezza e varietà degli esempi portati e la vastità delle conoscenze. Entusiasmo anche per le tecniche di rianimazione (massaggio cardio polmonare) e per il bendaggio, che serve a fermare i vari tipi di sanguinamento. Apprezzati i video trasmessi e giudicato adeguato il materiale didattico di supporto. 


Di seguito, l'articolo relativo ai corsi apparso sul sito della scuola ebraica:


È iniziata la formazione al primo soccorso per i ragazzi della secondaria di primo grado


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Salvare una vita è una cosa da ragazzi è il nome del progetto di primo soccorso organizzato dall’associazione Amici di Magen David Adom Italia per gli studenti della secondaria di primo grado. E infatti, dice Silvia Voghera, Coordinatrice nazionale dell’associazione, «Quello che ci sta a cuore è trasmettere ai ragazzi che non si è mai troppo giovani per salvare una vita. Anche quando si è molto giovani si può intervenire in caso di emergenza medica. Uno dei nostri obiettivi è quello di sensibilizzare le persone delle comunità ebraiche, e quindi anche i nostri studenti, alla cultura del primo soccorso». Magen David Adom Italia, pertanto, organizza regolarmente anche corsi BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) per l’utilizzo del defibrillatore e corsi di manovre salvavita pediatriche rivolte a genitori ed educatori.

Teoria e pratica con simulazioni

Già negli anni scorsi sono stati promossi corsi di primo soccorso per gli studenti dei diversi ordini scolastici, in collaborazione sia con Magen David Adom Israele sia con altri enti di soccorso come la Croce Rossa, che conduce quest’anno le lezioni per la secondaria di primo grado. Il corso, avviato a metà febbraio, realizzato grazie ai fondi dell’8x1000 del 2023 dell’Unione delle Comunità ebraiche Italiane, e in collaborazione dell’Associazione Medica Ebraica di Milano, si compone di tre incontri della durata di circa due ore per ogni gruppo di classi (un gruppo con le prime, un gruppo con le seconde e due gruppi con le terze), con una parte teorica ed esercizi pratici di simulazione.


 

I temi affrontati nel corso

Il primo incontro affronta temi quali le norme di comportamento nelle diverse emergenze, l’ordine di precedenza nel soccorrere, come riconoscere se l’infortunato è in vita, cos’è la perdita di coscienza, e dà le basi di anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio. La seconda lezione tratta le cause di asfissia e il relativo primo soccorso, fornisce cenni di anatomia e fisiologia dell’apparato circolatorio, insegna a trattare piccole emorragie da naso e orecchio, mostra l’uso del laccio emostatico e i punti di compressione a distanza, con esercizi su manovre di disostruzione e posizione antishock. Il terzo incontro verte sull’apparato cutaneo, sul primo trattamento di ferite, ustioni, congelamenti e morsi di animali. I ragazzi imparano inoltre le azioni di primo soccorso per fratture, lussazioni, contusioni, colpi di sole o di calore e intossicazioni.

L’auspicio dell’inserimento nel calendario scolastico

«Con questi incontri vogliamo fare acquisire ai ragazzi nozioni che permettano loro di intervenire correttamente in un’emergenza medica fino all’arrivo dei soccorsi» spiega Silvia Voghera. «I primi minuti sono fondamentali, anche solo per dare sollievo o conforto psicologico, tranquillizzando l’infortunato». Da quest’anno il corso si svolge in orario scolastico: «Per noi ciò è molto importante, perché in orario extrascolastico, come è stato negli anni scorsi, la partecipazione è naturalmente inferiore», sottolinea Voghera. «Idealmente ci piacerebbe che il primo soccorso venisse acquisito dal calendario scolastico, magari nelle ore di educazione civica, perché è parte fondamentale della formazione di qualunque giovane».




 







 

 



 

 

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La comunità beduina, una delle minoranze presenti nello Stato di Israele, è stata lodata lunedì scorso 12.2, in una cerimonia tenutasi presso lo Zion Museum a Jerusalem, a cui hanno partecipato diverse figure pubbliche e politiche Israeliane.


L'ex Presidente Reuven Rivlin, che ha sempre incoraggiato la piena integrazione dei diversi gruppi etnici nel tessuto sociale israeliano, ha messo in luce il coraggio e la lealtà del popolo beduino, e l'eroismo che li ha animati il 7 di ottobre (attacco omicida dei terroristi di Hamas ai civili israeliani), quando molti - soldati regolari dell'esercito israeliano, ma anche soccorritori del MDA - hanno perso la vita nella difesa delle vittime di Hamas. Essi stessi sono stati vittime, e ci sono beduini anche tra gli ostaggi dei terroristi - che non distinguono, nella loro follia omicida, tra ebrei israeliani e musulmani israeliani.


Anche se l'arruolamento dei beduini nelle Forze di Difesa non è obbligatorio - mentre lo è per gli altri cittadini israeliani - sono 1500 gli appartenenti a questo popolo che combattono volontariamente accanto agli altri israeliani e molti che prestano soccorso nel MDA.


È il caso di Lina Ezberga, di 23 anni, la prima donna beduina a diventare autista di ambulanze.


A Lina e a tutti gli appartenenti alle tribù beduine che hanno combattuto e combattono a Gaza contro il terrorismo, va il nostro sentito ringraziamento.

 

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Lo scorso primo di novembre Eytan Tesler, un soldato dell'esercito israeliano impegnato nei combattimenti a Gaza, è stato ferito gravemente ai polmoni dal fuoco di Hamas e ha rischiato di morire sul campo per emorragia e soffocamento. Trasferito immediatamente su un veicolo medico a poca distanza, gli è stata somministrata una dose di sangue (500 ml) di "sangue intero"  che ha stabilizzato le sue condizioni e lo ha mantenuto in vita durante l'operazione chirurgica effettuata in loco. Questo trattamento salva vita si basa su sangue non separato nelle sue componenti, ma usato integro, recentemente donato e tenuto refrigerato con speciali frigoriferi montati sul mezzo di soccorso. Questo sangue viene solamente sottoposto alle analisi necessarie per determinarne le caratteristiche e allo screening per evitare eventuali malattie.


Alcuni giorni fa Eytan, che ora sta bene, ha incontrato nella sede della Banca del Sangue del Magen David Adom a Ramle, Gershon Panker, il donatore della sacca di sangue che gli ha salvato la vita.

Spiega la prof.ssa Eilat Shinar, Direttrice dei Servizi Trasfusionali della Banca del Sangue che è stata testimone di questo momento di grande commozione, che Israele è l'unico stato al mondo in cui è stata adottata la pratica di portare il sangue intero direttamente sul campo per renderlo immediatamente disponibile e così accelerare i tempi per la cura e la salvezza dei feriti gravi. Ad essi viene fornito questo "sangue intero", cioè proveniente da un unico donatore di tipo zero (donatore universale) e non frazionato, come è invece la pratica usuale.


Normalmente, ciò che si fa è separare il sangue nei suoi componenti e usare ad esempio la parte di cellule e quella di plasma in due momenti diversi della trasfusione. Raramente si incontra una qualità globale di sangue tale da poter essere somministrata come è, previ i controlli per eventuali patogeni. In Israele, solo il 10% dei donatori ha questo tipo di sangue, il tipo zero positivo, che viene riservato ai soldati al fronte, portato dagli elicotteri del MDA e dell'esercito e da speciali mezzi medici, di cure intensive, che sono in prima linea per minimizzare i tempi tra la ferita e la sua cura.

Israele è uno dei tre stati al mondo ad usare il sangue "intero", ma come detto l'unico a portarlo direttamente sul campo di battaglia fino alla prima linea attraverso unità mobili speciali operate da un medico, un paramedico e un infermiere che sanno come maneggiare e somministrare il sangue. Queste unità mobili sono assegnate ad ogni brigata (suddivisione dell'esercito, che conta dai 3000 ai 5000 uomini).

 

Il sangue donato normalmente (al ritmo di 1100 dosi giornaliere) viene processato e, come accennato, separato e conservato: gli eritrociti vengono tenuti nei frigoriferi, il plasma viene congelato e trombociti e piastrine vengono lasciati a temperatura ambiente.

Nel caso di donatori di tipo zero, con un sangue perfetto, la dose da mezzo litro viene lasciata intatta e trasferita al fronte avendo cura tra un passaggio e l'altro di mezzo di soccorso, (elicotteri del MDA e dell'esercito, quindi mezzi via via più vicini ai combattimenti) di essere mantenuta fredda e poi di essere scaldata con un'altra apparecchiatura speciale in modo da poter venire somministrata al paziente in attesa di arrivare nella struttura ospedaliera più vicina.

Questa procedura è ad oggi solo appannaggio di Israele. Durante il conflitto ancora in corso con Hamas, si è deciso per la prima volta di eseguirla, portando il sangue intero direttamente sul campo per evitare di perdere vite preziose a causa del sanguinamento.

Inoltre, MDA è stato in grado, con una tempestiva campagna informativa e con un lavoro logistico non facile, di raccogliere il quadruplo del sangue normalmente raccolto e distribuirlo all'esercito e a tutti gli ospedali. I donatori si sono presentati spontaneamente nei punti predisposti dal MDA, col preciso intento di contribuire a salvare le persone.

 

E con grandissima soddisfazione oggi vediamo questo complesso meccanismo agire perfettamente e il miracolo - continua la prof.ssa Shinar -  che ha portato un soldato che era in fin di vita ad abbracciare il donatore che col suo gesto gli ha salvato la vita.

 

Per approfondimenti sulla innovativa procedura salva-vita con sangue intero messa in atto da Israele con la collaborazione del MDA, cliccare al seguente link:



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