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Lo scorso 21 e 22 ottobre, presso il Tempio Noam di Milano, si è tenuto un corso di Primo Soccorso per adulti organizzato dagli Amici di Magen David Adom Italia. La formatrice Lorena Bianchi, soccorritrice volontaria del Comitato di Milano della Croce Rossa Italiana e collaboratrice da tempo dell’associazione, ha condiviso la sua esperienza con i partecipanti.


L’iniziativa si inserisce in un programma dell’Associazione che, ispirandosi al modello di MDA in Israele, insegna come prestare il primo soccorso in attesa dell’ambulanza. Intervenire immediatamente può essere cruciale per la sopravvivenza di chi ha un malore o subisce un incidente. Fondamentale sapere come mantenere l’ossigenazione dei tessuti, in particolare del cervello soprattutto in caso di arresto cardiocircolatorio o di gravi emorragie.


In Israele, MDA si dedica al training non solo dei soccorritori, ma di tutta la popolazione. Molti cittadini, acquisiti i principi di rianimazione cardiopolmonare e di primo soccorso, si registrano nell’app “Life Guardian”, che localizza e allerta la persona formata più vicina, riducendo drasticamente i tempi d’intervento. Con la guerra, MDA ha intensificato la formazione e le esercitazioni per prepararsi a ogni emergenza e per sensibilizzare la popolazione a intervenire rapidamente in caso di ritardi dei soccorsi.


Al corso del Noam sono stati illustrati i sintomi di emergenza in varie situazioni (ostruzione delle vie aeree, annegamento, folgorazione, intossicazione, emorragia, ictus, infarto, edema polmonare, epilessia) e le azioni da intraprendere per aiutare senza peggiorare la situazione. Sono stati sottolineati l’importanza della messa in sicurezza dell’infortunato, l’autoprotezione dai contagi e la chiamata al numero d’emergenza, con operatori in grado di fornire istruzioni precise a distanza. I presenti hanno anche potuto esercitarsi sulla manovra di Heimlich e sulla rianimazione cardiopolmonare usando un manichino.


L’utilizzo del defibrillatore automatico (DAE) è un'altra competenza essenziale per il primo soccorso che tutti i cittadini dovrebbero conoscere. Da anni, l’Associazione Amici di Magen David Adom promuove l’installazione di defibrillatori nei principali luoghi ebraici grazie al progetto “Datti una mossa, dagli una scossa”. All’installazione segue un corso BLSD sull’uso del defibrillatore, sempre organizzato da AMDA.




 


Amit Mann z''l, giovane paramedico del Magen David Adom (MDA), è stata uccisa in servizio il 7 ottobre 2023 e oggi rappresenta la forza e lo spirito di sacrificio che animano tutti i volontari e lo staff del MDA. Questi professionisti si impegnano a salvare vite a rischio della propria, divenendo bersaglio diretto dei terroristi.


Durante l'irruzione delle squadre di Hamas in Israele, Amit fu tra i primi a comprendere la gravità della situazione. Rimase al suo posto per tutto il giorno, soccorrendo i feriti nella clinica del kibbutz Be’eri, attendendo con coraggio l'arrivo dei rinforzi, che purtroppo tardarono, fino a quando fu tragicamente uccisa.


L’anniversario del 7 ottobre non è stato diverso dagli altri giorni di quest'anno, poiché siamo ancora in guerra” ha dichiarato Ofir Peretz, fidanzato di Amit e anch'esso paramedico del MDA, in un'intervista recente al giornale online JC -The Jewish Chronicle. “Le nostre vite sono state capovolte e non torneranno più come prima. Cerchiamo di andare avanti, combattiamo e proteggiamo ciò che abbiamo, ma le perdite sono inimmaginabili.

Con profondo cordoglio, tutto il MDA si stringe attorno alle famiglie e agli amici dei paramedici uccisi in questo lungo anno di conflitto.

 



Lo scorso 6 ottobre, presso la Sinagoga progressiva Lev Chadash, è stato attivato un nuovo defibrillatore DAE donato dall'Associazione Amici di Magen David Adom Italia, grazie a un generoso benefattore.  All’evento hanno partecipato Ivan Assael, Presidente del Centro Lev Chadash, Gianemilio Stern, Presidente di AMDA e Silvia Voghera, coordinatrice nazionale di AMDA.


L’ultima tappa della campagna ‘Datti una mossa, dagli una scossa’ lanciata da MDA Italia nel 2018 per sensibilizzare sull’importanza dei defibrillatori, è stata particolarmente significativa perché si è svolta in occasione della commemorazione del 7 Ottobre


Stern, ha sottolineato il ruolo fondamentale del Magen David Adom nel soccorso ai feriti in Israele. “Il MDA è molto concreto. Quello che facciamo si vede. Mi ha colpito ciò che ha detto di recente il capo MDA Europa: diversamente dal passato dove il Magen David Adom aiutava e salvava le persone, ora deve prima trovarle. Quando c’è un attentato, quando scoppia una bomba o quando ci sono esplosioni, la prima attività è dover individuare le persone da salvare. Per fare ciò, il MDA Israele conta su oltre 30mila volontari, attivi con biciclette, motociclette, ambulanze e altri mezzi speciali.


Tutta questa organizzazione non potrebbe esserci senza il supporto delle comunità nella diaspora. Recentemente abbiamo donato un'auto medica, grazie alla generosità degli Amici di MDA, perché Israele ha bisogno di avere mezzi di soccorso dislocati nelle periferie, il più vicino possibile ai luoghi potenzialmente a rischio. Tanti sono i progetti messi in atto dal Magen David Adom, e la cosa fondamentale è che MDA conta sul supporto di tutti noi per salvare tutte le persone in Israele, senza distinzione di nazionalità, etnia o credo”. 

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Photo credit: Amar Amit, Eliran Avita,

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Aba Richman, Ido Rosenblat, Eli Wissl

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