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"Chi salva una vita, salva un mondo intero"

a cura di Davide Filippi, volontario Associazione Amici di MDA Italia


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Prosegue con entusiasmo il progetto promosso da Amici di Magen David Adom Italia, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, per la diffusione delle manovre salvavita all’interno delle comunità ebraiche italiane.


Mercoledì 9 luglio 2025, con il prezioso supporto del Comitato di Trieste della CRI, si è svolto un corso BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) rivolto al personale della Comunità Ebraica di Trieste. Durante il corso, i partecipanti hanno potuto apprendere le principali tecniche di primo soccorso da attuare nei primissimi istanti in caso di arresto cardiaco: dalla corretta chiamata al numero unico d’emergenza 112, fino all’uso del defibrillatore semiautomatico (DAE). La Comunità è già dotata di due DAE, uno installato presso il comprensorio scolastico, donato dagli Amici di MDA, anche grazie al contributo dell’UCEI e uno presso la Sinagoga.


Il corso ha preceduto l’evento serale "AperiMADA", tenutosi presso il centro sociale della Comunità. In questa occasione, il vicepresidente di MDA Italia, Riccardo Gandus, ha presentato l’attività dell’associazione a supporto di Magen David Adom Israele.


Nel corso della serata è stato illustrato l’impegno quotidiano di MDA Israele e le sfide affrontate dopo l’attacco del 7 ottobre 2023 e il recente conflitto con l’Iran. Questi eventi hanno richiesto una revisione strategica dell’intervento sul territorio, con il rafforzamento della rete di primi soccorritori e l’avvio di nuovi progetti, tra cui i veicoli per la risposta immediata CIRV (Community Immediate Response Vehicles) e il programma "Prime Contrazioni", dedicato all’assistenza in caso di emergenza ostetrica.

È stato anche ricordato come MDA Israele rappresenti un esempio concreto di pace e convivenza: un’organizzazione in cui soccorritori di etnie e religioni diverse operano fianco a fianco con un solo obiettivo comune, salvare vite.


Ampio spazio è stato dato all’attività di MDA Italia, che nel 2024 ha raggiunto risultati significativi grazie al sostegno dei donatori: l’invio in Israele di 2 ambulanze, 2 automediche CIRV, 1 defibrillatore semiautomatico e 800 dispositivi intraossei di emergenza. In Italia è stato installato un defibrillatore semiautomatico che si aggiunge a quelli già installati in varie comunità ebraiche nei precedenti anni, e ben 235 persone hanno ricevuto formazione sulle manovre salvavita e il primo soccorso.


Guardando al 2025, MDA Israele ha delineato nuovi obiettivi in risposta all’evoluzione del contesto geopolitico: ampliamento delle dotazioni sanitarie, formazione di nuovi paramedici, aggiornamento dei mezzi di soccorso e incremento delle misure di sicurezza per gli operatori.


Durante la serata sono intervenuti anche i rappresentanti della Comunità Ebraica di Trieste: il Presidente Alessandro Salonichio, il Vicepresidente Davide Belleli, il Segretario Paolo Levi, insieme a numerosi membri della Comunità. Il Presidente ha espresso gratitudine verso MDA Italia per il suo instancabile impegno a favore di un’organizzazione che opera ogni giorno per salvare vite. Ha inoltre condiviso l’intenzione di promuovere una raccolta fondi destinata a sostenere la formazione di un paramedico del Magen David Adom in Israele.

 

Ha partecipato all’iniziativa anche il Presidente del Comitato CRI di Trieste, Dott. Francesco Bozzetto, insieme agli istruttori che hanno condotto il corso pomeridiano. Nel suo intervento ha ribadito il legame tra CRI e MDA, entrambe parte integrante del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, sottolineando la capacità delle due organizzazioni di adattare nel tempo il proprio operato in risposta ai bisogni reali delle comunità.

L’evento si è concluso con un momento conviviale, simbolo di una collaborazione sempre più solida, fondata su valori comuni: formazione, prevenzione, solidarietà e vita.


 

 

 

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Giovedì 24 giugno, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha visitato la sede nazionale del Magen David Adom (MDA) a Ramla, accompagnato dagli alti rappresentanti dell’organizzazione.


Durante la visita alla Centrale Operativa, il Primo Ministro si è rivolto via radio a tutto il personale e ai volontari dicendo:

“Sono profondamente colpito dal sistema che avete costruito e dalle decine di migliaia di volontari che avete. Voglio ringraziarvi a nome dei cittadini israeliani perché fate un lavoro incredibile per salvare vite. Siete straordinari”.


Oltre a visitare il Centro Nazionale per i Servizi del Sangue e la Centrale Operativa d’emergenza, è stato aggiornato sulle operazioni svolte dal MDA durante l’Operazione “Am K’Lavi – Leone che risorge”: il soccorso ai feriti degli attacchi missilistici iraniani, l’evacuazione di pazienti e neonati prematuri e l’attivazione di campagne per la raccolta di sangue.


Durante l’incontro con il personale, il Primo Ministro ha reso omaggio ad alcuni volontari, tra cui Dalia Farihat soccorritrice (EMT) che, tornando a casa dopo un turno mattutino, si è trovata vicino al luogo d’impatto di un missile e ha immediatamente soccorso due feriti gravi, tra cui un ragazzo di 16 anni colpito al collo da una scheggia, salvandogli la vita.


Netanyahu ha concluso con parole di profonda ammirazione: “La rete di personale e volontari del MDA rappresenta ciò che di meglio esprime il popolo d’Israele. Mi è stato detto che il MDA è uno dei migliori servizi di emergenza al mondo, ma voglio dire chiaramente che, se il MDA si distingue per la sua eccellenza, lo deve alle persone straordinarie che ne fanno parte.


Infine, il Direttore Generale di MDA Eli Bin ha detto che il Magen David Adom è riuscito a far fronte alle difficili sfide recenti grazie a una preparazione di altissimo livello, all’avere equipaggiamenti adeguati, a tecnologie avanzate e, soprattutto, al sostegno che abbiamo ricevuto nel corso degli anni. E ha concluso “Con questa visione condivisa e questo impegno comune, possiamo garantire un futuro più sicuro per tutti”.

 

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Fino a ieri, Israele è stato colpito giorno e notte da missili - attacchi distruttivi che hanno provocato vittime tra i civili e devastato case, aziende, ospedali e spazi pubblici.


Il Paese ha vissuto giorni di grande tensione e sofferenza. Ora, una tregua è entrata in vigore. Ma le ferite restano aperte e il bisogno di sostegno è più urgente che mai.


Con l’avvio dell’Operazione “Am K’Lavi - Leone che si rialza” e la dichiarazione dello stato di emergenza speciale nella mattinata di venerdì 13 giugno, il Magen David Adom ha immediatamente portato il proprio livello di allerta al massimo grado di operatività.

Tutte le ambulanze, le unità mobili di terapia intensiva, le motociclette d’emergenza e i veicoli di primo intervento sono stati completamente equipaggiati e mobilitati. Decine di migliaia di soccorritori — ebrei, musulmani, cristiani e drusi — hanno lavorato senza sosta per curare i feriti e rispondere a ogni richiesta di aiuto.

Ma questo sforzo straordinario ha comportato costi straordinari. Le operazioni in tempo di crisi generano costi maggiori per almeno 180.000 euro al giorno: carburante, forniture mediche, pasti per gli equipaggi, interventi attivi giorno e notte. Le squadre del Magen David Adom hanno finora assistito 1.347 feriti, tra cui:

 • 28 deceduti• 17 in condizioni gravi• oltre 400 curati per traumi psicologici


La tua donazione non è solo un gesto di solidarietà: è un’ancora di salvezza. Con il tuo contributo possiamo rifornire le ambulanze, proteggere i soccorritori e garantire che nessuna chiamata d’emergenza resti senza risposta.


🎯 Agisci oggi. Ogni minuto conta.


Messaggio del Presidente dello Stato d'Israele, Isaac Herzog, & Mrs. Herzogthat durante la visita al Marcus National Blood Services Center a Ramle di lunedì 23 giugno 2025.

 

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