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Nei giorni dell’ “11 settembre israeliano” – come è stata chiamata questa guerra, scoppiata nel giorno di Shimini Atzeret, 7 ottobre scorso, con l’attacco di Hamas a Israele – , emergono quotidianamente tante storie di eroismo. È il caso di una ragazza di ventisei anni, Inbal Liberman, che la mattina del 7 ottobre ha organizzato autonomamente la difesa del proprio kibbutz di Nir-Am, al confine con la Striscia di Gaza. Sotto la sua guida, si legge sui media israeliani che ne lodano l’eroismo, gli abitanti del kibbuz hanno neutralizzato da soli 25 terroristi di Hamas, impedendo loro di entrare nell'insediamento e salvando così tutte le persone che ci vivono.


Il kibbutz Nir Am è l'unico al confine con la Striscia di Gaza a non essere stato gravemente danneggiato dall'attacco di Hamas per il merito di questa straordinaria ragazza. Riporta il sito internet del kibbutz, yeshuvnik.net, che la mattina del 7 ottobre Inbal Liberman «è stata la prima persona in tutto lo Stato di Israele a rendersi conto di ciò che stava accadendo e, compresa la minaccia, ha distribuito armi a una “squadra di risposta rapida” (kitat konenut) composta da residenti dell'insediamento. Il sito Internet ha scritto che «è corsa di casa in casa organizzando un'unità di autodifesa, ha preparato un piano per difendere il kibbutz e ha organizzato degli agguati contro la recinzione». I terroristi di Hamas sono quindi stati respinti dal fuoco di difesa e tutti quelli che hanno tentato di entrare nel kibbutz sono stati uccisi. Successivamente sono stati contati i corpi di venticinque militanti presso la recinzione.

Dopo aver coraggiosamente fermato i terroristi, Inbal e la sua famiglia, insieme agli altri residenti del kibbutz, sono stati evacuati e sono stati trasferiti in un hotel a Tel Aviv. Il 9 ottobre Inbal ha festeggiato il suo compleanno e il sindaco di Tel Aviv Ron Huldai ha voluto incontrarla e si è congratulato con lei. «Inbal è un'eroina», ha scritto Huldai su Facebook. «La sua storia, che viene pubblicata ovunque, non lascia nessuno indifferente, per la lucidità e il coraggio che ha dimostrato. Grazie a Inbal, decine di vite sono state salvate. Grazie a lei, il Kibbutz Nir Am è stato salvato. Oggi Inbal è arrivata con la famiglia in uno degli hotel dove ospitiamo i residenti del confine. Sono stato onorato di incontrarla», ha aggiunto.


Inbal Liberman era stata incaricata nel dicembre del 2022 di coordinare la sicurezza militare del kibbutz Nir-Am, dove è nata e cresciuta. Ha prestato servizio nelle unità di combattimento dell'Idf e ha studiato alla Women's Leadership School. Il coordinatore della sicurezza militare è un dipendente del Ministero della Difesa ed è responsabile della sicurezza della comunità in situazioni normali e di emergenza fino all'arrivo delle Idf o delle forze di polizia. È, in pratica, il «collegamento» tra i residenti dell'insediamento, le autorità locali e le forze di sicurezza. Inbal ha preso il posto di suo zio, Ami Rabin, quando è andato in pensione ed è la prima donna a essere nominata responsabile della sicurezza di un Kibbutz.




























Durante il primo giorno di guerra scoppiata la mattina dello Shabbat - Simchat Torah, 7 ottobre 2023, in seguito all'attacco terroristico combinato di razzi e incursione via terra di Hamas, 549 ambulanze Magen David Adom, Unità di terapia intensiva, moto mediche e veicoli specializzati sono stati attivamente coinvolti nel soccorso, nel trattamento e nell'evacuazione dei pazienti nella zona di conflitto nel sud e nel centro di Israele, con l'intera flotta di MDA di oltre 1.465 veicoli con equipaggio 24 ore su 24, oltre agli elicotteri medevac del MDA Hatzolah-Air.


Paramedici e soccorritori di MDA hanno risposto a 2.393 incidenti direttamente collegati alla guerra e a oltre 8.000 chiamate pervenute al numero di emergenza 101 call center di MDA in tutto Israele nelle prime 24 ore di guerra.


Molteplici comunità civili sono state le più colpite, con quasi 2.000 vittime curate ed evacuate dalle squadre di MDA.


Ogni giorno di guerra richiede 1 milione di shekel in più in attrezzature, veicoli e rifornimenti. Magen David Adom ha bisogno urgentemente di donazioni per garantire la fornitura di attrezzature salvavita e si sta preparando per una campagna prolungata e molto seria.


I cittadini israeliani hanno donato oltre 4.000 unità di sangue dopo che i servizi trasfusionali di MDA hanno richiesto raccolte di sangue di emergenza, e le donazioni vengono ora elaborate e preparate nei laboratori di MDA per essere utilizzate dagli ospedali di tutto Israele. I servizi trasfusionali di MDA hanno fornito proprio ieri oltre 1.500 unità e componenti del sangue per trattamenti di emergenza alle vittime civili e a coloro che prestano servizio nelle forze di sicurezza. Le raccolte di sangue di emergenza continuano anche oggi e c'è un urgente bisogno di acquistare sacche di sangue e reagenti.


Le forniture necessarie includono ambulanze, unità mobili di terapia intensiva (MICUS), medicinali, farmaci salvavita, apparecchi respiratori, bende emostatiche, lacci emostatici, dispositivi e maschere per ossigenoterapia, dispositivi di protezione come elmetti e giubbotti antiproiettile, monitor e rianimatori automatici.


Mentre noi in Italia guardiamo con trepidazione le notizie che ci arrivano sui nostri schermi e caselle di posta, AMDAITALIA vi chiede di aiutare a sostenere Magen David Adom per poter continuare a prendersi cura del popolo di Israele.


DONA TRAMITE www.amdaitalia.org

Operation Swords of Iron

IBAN IT95L0200801664000106269375


























Magen David Adom e il Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC, International Committee of the Red Cross) hanno firmato pochi giorni fa un accordo per continuare nei prossimi anni una collaborazione rivelatasi altamente proficua, che si concentrerà sul miglioramento della preparazione alle emergenze, sul rafforzamento della resilienza della comunità ai disastri, e sullo sviluppo della prossima generazione di leader umanitari.


Nell'ambito di questa collaborazione verrà messo in atto un progetto in quelle aree che potrebbero essere soggette ad una catastrofe, attraverso il quale MDA insegnerà a delle squadre costituite da autorità locali a valutare i bisogni specifici della propria popolazione sulla base della vasta esperienza acquisita nelle missioni condotte insieme alla Croce Rossa internazionale in zone che hanno subito disastri (ambientali o di altro genere, come guerre).


È stato anche concordato che la capacità di risposta ai disastri del MDA continuerà ad essere rafforzata, ad esempio per incidenti complessi come i terremoti, attraverso la formazione congiunta con la Croce Rossa così come con l'invio di squadre MDA come parte degli schieramenti dell'ICRC in aree disastrate, come è già stato fatto lo scorso anno in Ucraina.


Come parte della formazione di nuovi leader umanitari, verrà istituito un organismo specializzato che si occuperà di rafforzare le attività umanitarie del MDA in Israele e come parte del movimento della Croce Rossa Internazionale e della Mezzaluna Rossa.


Alessandra Menegon, capo della delegazione del Comitato Internazionale della Croce Rossa ha dichiarato che "L’ICRC è lieto di iniziare il nuovo anno ebraico riaffermando e rafforzando la nostra collaborazione con il MDA. Il MDA fornisce un servizio essenziale e siamo orgogliosi di avere il MDA come membro della famiglia della Croce Rossa Internazionale e della Mezzaluna Rossa. Questa cooperazione continua significherà una migliore preparazione e risposta di fronte a emergenze complesse che hanno un impatto notevole sulle comunità più vulnerabili."


Eli Bin, Direttore Generale del Magen David Adom ha dichiarato che "La partnership a lungo termine tra di noi si basa innanzitutto sui valori umanitari condivisi da entrambe le organizzazioni. Questa collaborazione migliora la preparazione a situazioni di emergenza complesse e a disastri di vario genere, e in questo modo abbiamo la capacità di rinforzare la pronta risposta umanitaria ai bisogni delle popolazioni, sia in Israele che nel resto del mondo."

























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