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Anche un’ambulanza italiana tra i mezzi di soccorso MDA intervenuti nella tragedia del monte Meron


Il mondo intero è stato scosso nella notte tra giovedì e venerdì dalla terribile tragedia del monte Meron, un bilancio dolorosissimo di 45 morti e 150 feriti, alcuni ancora in condizioni critiche. La rapidità in questi casi è essenziale e dalle ore 01.00 di domenica Magen David Adom è intervenuto in quello che il portavoce di MADA Eli Bin ha definito una delle operazione più complesse e impegnative della sua storia in “uno scenario estremo”. Da subito si è attivato il personale nella zona: 250 operatori tra medici paramedici e addetti al primo soccorso hanno prestato le prime cure ai feriti. Poi l’organizzazione ha fatto confluire sul luogo della strage altre centinaia di volontari, oltre 300 ambulanze e mezzi di soccorso da tutta la zona, mettendo a disposizione unità mobili di rianimazione, elicotteri e qualsiasi strumento potesse aiutare a salvare i feriti più gravi e coordinare le operazioni. E a questo si aggiunge la capacità di MDA di disporre di grandi quantità di plasma e distribuirlo in caso di gravi calamità, come in questo caso.

Tra i mezzi coinvolti anche un po’ di Italia: una delle ambulanze intervenute è stata infatti acquistata e attrezzata grazie a una donatrice italiana e dedicata alla memoria dei suoi cari. Un piccolo tassello di un grande sforzo, ma un esempio concreto di come un gesto compiuto nel nostro Paese per MDA Italia ETS riesca concretamente a salvare vite in Israele.



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