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“Forse abbiamo delle differenze, ma i punti in comune sono molto più forti. Il colore del sangue non distingue tra arabo, ebreo o non credente. Se per mobilitare le persone ci vuole un nemico, noi abbiamo per nemici le pandemie, l’ingiustizia sociale, la povertà”. Sono le parole di Mohammed Al-Hadid, Presidente della Mezzaluna Rossa della Giordania. Un sostenitore di lunga data di Magen David Adom, che nel 2006 ne caldeggiò l'ammissione al Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Da allora il simbolo del Magen David racchiuso in un diamante è visibile accanto alla croce e alla mezzaluna ed utilizzato da MDA ogni volta che opera all'estero.


Ospite d'onore di un pranzo organizzato da MDA UK per celebrare il primo anniversario degli Accordi di Abramo, Al Hadid ha parlato di come la formazione in Israele abbia aiutato ad equipaggiare i paramedici nel suo Paese a far fronte alla crisi del Covid, usando parole di elogio per il servizio di emergenza israeliano: “È un'organizzazione fantastica. Abbiamo inviato un gruppo di studenti giordani in Israele. Avremmo potuto inviarli in altri paesi o con un'ora d’auto farli viaggiare ogni giorno tra la Giordania e Israele. Invece hanno trascorso quattro anni lì, conoscendo molti amici. MDA li ha formati e addestrati bene. Ora molti di loro lavorano nel nostro centro e sono stati determinanti nell'emergenza Covid”. Al Hadid ha rivelato inoltre che la collaborazione continuerà e i Giordani prenderanno parte a un seminario a Tel Aviv a dicembre per prepararsi all’eventualità di terremoti nella regione.

Il Presidente della MDA UK Russell Jacobs ha commentato così la serata: "C'era un palpabile senso di unione verso uno scopo comune: siamo pronti ad affrontare insieme le sfide umanitarie della regione di qualsiasi natura, attraverso iniziative congiunte di formazione incrociata e condivisione di tecnologie, sfruttando l'impegno di Israele e le risorse locali di MDA a beneficio dell'intera regione”.

Durante l’incontro è stato annunciato che la forte relazione sviluppata tra MDA e la Mezzaluna Rossa giordana, attraverso il lavoro umanitario del Dr. Al-Hadid, sarà ampliata con i nuovi partner di Israele nei prossimi mesi e tra questi potrebbe esserci proprio l’Italia. Il Presidente della Mezzaluna Rossa Giordana ha infatti già accettato con piacere l’invito a visitare il nostro Paese per incontrare i tanti amici che lo aspettano qui.

 


Ora anche la Comunità Ebraica di Bologna ha un defibrillatore al servizio di tutti coloro che ne avranno bisogno, tra le sue mura o nel centro della città dove sorge. L’apparecchio è stato inaugurato ufficialmente giovedì 23 settembre, proprio all’ingresso del complesso della Sinagoga in via Finzi, nell’ambito della campagna “Datti una mossa dagli una scossa”, realizzata dall’Associazione Amici di Magen David Adom Italia ETS grazie al contributo a valere sui fondi 8 per mille 2020 dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Un Progetto che ha lo scopo di installare Defibrillatori DAE nei principali luoghi dell'ebraismo italiano.

La cerimonia di inaugurazione di Bologna ha visto protagonisti Rav Alberto Sermoneta, Rabbino Capo della Comuntà di Bologna, il Presidente della Comunità bolognese Daniele De Paz, Sami Sisa, Presidente Amici Magen David Adom Italia ETS e Daniele Tovoli, Segretario della Croce Rossa Italiana di Bologna, insieme ad una nutrita delegazione di istruttori di CRI che vedeva anche Elena Tragni, Veronica Longo e Maurizio Buonazia e Davide Filippi della CRI Friuli Venezia Giulia, corrdinatore del progetto. Inoltre la cerimonia ha visto la partecipazione di Federico Tagliazucchi dell’ASL di Bologna, di Ines Miriam Marach, Vicepresidente comunità di Bologna e di Marina Marini, Segretaria AME (Associazione Medica Ebraica).

Durante la Cerimonia il Presidente De Paz ha dato il benvenuto ai presenti leggendo il testo di saluto inviato dall’Assessore Regionale alle Politiche della Salute dell’Emilia Romagna, Raffaele Donini. Nel discorso l’assessore Donnini sottolinea come il defibrillatore sia inserito in una rete regionale di 5917 apparecchi e 11.278 cittadini che hanno scaricato l’apposita applicazione in grado di abilitarli come soccorritori di primo intervento.

Siamo felici di questa collaborazione con le Comunità del nostro Paese e con Croce Rossa Italia – ha ricordato Sami Sisa – facciamo tantissimi scambi di esperienze ed essere presenti su un territorio per noi è un fattore determinate, credo che regalare un defibrillatore sia proprio una delle cose più utili che si possano fare per una comunità e una città”.

Anche Rav Sermoneta ha compito un’interessante considerazione: “Abbiamo da poco trascorso il giorno del Kippur, il giorno in cui D-o per concederci il Suo perdono esamina le reni e il cuore, i luoghi della coscienza e della conoscenza secondo la tradizione rabbinica. Contribuire a riparare questi elementi dell’essere umano non può che essere estremamente importante”.

All’inaugurazione è seguito il corso BLSD (basic life support- early defibrillation), organizzato in collaborazione con la Croce Rossa Italiana - Comitato di Bologna che ha visto rilasciare un attestato di frequenza e l’idoneità all’uso del defibrillatore a una decina di partecipanti.

Ora la prossima tappa del Progetto Datti una mossa dagli una scossa sarà alla Comunità Ebraica di Trieste il 10 ottobre.

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Oggi noi dell’Associazione Amici di Magen David Adom Italia ETS siamo a Bologna, riprende infatti la nostra campagna “Datti una mossa dagli una scossa”, realizzata con il contributo a valere sui fondi 8 per mille 2020 dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con lo scopo di installare defibrillatori nei principali luoghi dell'ebraismo italiano. Come ricorderete nel 2018 sono stati attivati 8 Defibrillatori nei Bet Ha-Knesset di Milano e nel 2020/21 il progetto si è ampliato ad altre 5 comunità ebraiche nel centro-nord: Venezia, Casale Monferrato, Firenze… mancano ancora Bologna e Trieste.


L’apparecchio è installato all’ingresso della Comunità di Bologna, in modo ben visibile a tutti. Verrà ufficialmente inaugurato alle ore 12 in una piccola cerimonia alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni locali, della Comunità Ebraica di Bologna, degli Amici di Magen David Adom Italia e della Croce Rossa Italiana.


Da sottolineare, come fatto per le altre città, che il defibrillatore sarà a disposizione non solo dei tanti visitatori del complesso di via Mario Finzi, ma anche di chiunque dovesse averne bisogno nelle vicinanze. Ogni defibrillatore installato viene infatti segnalato al 118 per essere sempre a disposizione dei soccorritori in caso di emergenza. Una possibilità da non sottovalutare visto che in Italia i decessi per arresto cardiaco improvviso sono 60.000 all'anno e il 30% di questi potrebbe essere evitato con un defibrillatore a portata di mano.


Dopo l’inaugurazione, la Comunità di Bologna ospiterà il corso BLSD (basic life support- early defibrillation). La formazione sarà organizzata in collaborazione con la Croce Rossa Italiana - Comitato di Bologna e vedrà la partecipazione dell’istruttore CRI Davide Filippi, coordinatore CRI del progetto. Al termine verrà rilasciato un attestato di frequenza e l’idoneità all’uso del defibrillatore.


L’iniziativa si svolgerà in ottemperanza con le normative Covid19.


 

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