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Questa è la storia di Noam, è la storia di un intervento complesso come ne capitano in un'organizzazione di soccorso ramificata qual è Magen David Adom.


E' una storia che ha inizio una sera di Rosh-Hashanà a Rahat, una piccola comunità di beduini nel sud di Israele, dove Noam ha un incidente che gli causa l'amputazione delle dita di una mano. E' la storia di una corsa in ambulanza, poi in elicottero e di tutto l'impegno e l'esperienza del personale di MDA per arrivare in tempo in ospedale e ridare a Noam le sue dita.


La storia di Noam però non è come le altre, perché Noam è un bambino di 7 anni e le parole dei suoi soccorritori ci spiegano che quando c'è in ballo la vita di un bambino tutto diventa diverso, in qualche modo devi mettercela tutta per garantire il suo futuro, e spesso se sei genitore la componente emotiva diventa predominante, perché senti che quel bambino potrebbe essere tuo figlio.


Ecco perché la storia di Noam ce le raccontano non solo quattro volontari che quella sera lo hanno soccorso, ma anche i loro figli con i quali il piccolo Noam si ritroverà a giocare.



Conoscere le principali tecniche di primo soccorso può davvero salvare una vita, perché intervenire tempestivamente dopo un malore o un incidente fa la differenza. Se la vittima è un bambino il nostro intervento non solo deve essere efficiente , ma richiede una preparazione specifica.

Magen David Adom Italia ONLUS lo sa bene. I corsi di formazione a tutti livelli che gli amici di MDA organizzano nel nostro Paese possono contare sulla straordinaria esperienza quotidiana di MDA in Israele e della diretta partecipazione della Croce Rossa Italia.

Tra questi il Corso di Manovre Salvavita Pediatriche, tenuto da specialisti in questa tipologia di soccorso con l'aiuto di supporti audiovisivi e simulazioni e considerato utilissimo non solo per i genitori, ma per chiunque sia a contatto ogni giorno con bambini piccoli anche solo per l'importantissima parte dedicata alla prevenzione che ci mostra come evitare gli incidenti più comuni.

L'epidemia di Covid-19 ha complicato lo svolgimento di tutta l'attività di formazione per il 2020, ma il primo corso a ripartire è stato proprio quello di Manovre Salvavita Pediatriche che era originariamente programmato per febbraio. MDA Italia Onlus ce l'ha messa tutta per riprogrammare la data e adesso può finalmente ricominciare anche perché le richieste non sono mai mancate.

Nel rigido rispetto delle norme anti covid il corso si tiene nella nuova sede di Magen David Adom Italia ONLUS mercoledì 21 ottobre e verrà replicato giovedì 22 ottobre, sempre dalle 18 alle 21. Ciascuna giornata ospita un massimo di 4 partecipanti, un numero che permette un rigoroso distanziamento sociale e dà la possibilità di seguire con attenzione le spiegazioni degli istruttori.

Si articola in quattro step: rispondere a un’emergenza, tecniche di rianimazione, tecniche di disostruzione, prevenzione.

C'è ancora qualche posto libero per cui vi consigliamo di chiamare il prima possibile per aderire, entro il 13 ottobre. Oltretutto il corso non sarà utile solo a noi e a chi potremo aiutare direttamente, ma anche a chi ne ha più bisogno: la quota di partecipazione suggerita di 40 Euro andrà a sostenere il Magen David Adom nell’emergenza Covid-19.

Pensate a quante vite potrete salvare con solo tre ore del vostro tempo.


Per informazioni

email info@amdaitalia.org tel +39 392 006 9690






Aggiornamento: 16 feb 2021


Domenica 18 ottobre, alle ore 11, la Comunità Ebraica di Venezia in Sestiere Canareggio 1146 inaugurerà e attiverà il primo defibrillatore DAE nei propri locali, installato grazie a Magen David Adom Italia Onlus, ovvero gli amici italiani dellorganizzazione nazionale di emergenza pre-ospedaliera israeliana, realizzato grazie ad un contributo a valere sui fondi 8 per mille 2020 dell'UCEI.

E' una buona notizia per tutti, non solo per chi frequenta abitualmente le isole del Ghetto ma anche per le migliaia di turisti che ogni anno visitano il museo ebraico e le sinagoghe veneziane. Installare un defibrillatore significa, infatti, aumentare in modo significativo le possibilità di salvare una vita umana. In Italia i decessi per arresto cardiaco improvviso sono 60.000 all'anno e il 30% di questi potrebbe essere evitato con un defibrillatore DAE (Defibrillatore Automatico Esterno) a portata di mano. Semplice da usare, anche per chi non ha una formazione medica o infermieristica, consente di mantenere vitali le funzioni di cuore e cervello della vittima nei momenti cruciali: quei 4-6 minuti successivi ad un malore che fanno la differenza.

MDA e molte associazioni di soccorso si battono perché, così come avviene per gli estintori, un defibrillatore sia presente in tutti i luoghi pubblici. A maggior ragione in un complesso come quello del ghetto di Venezia: uno dei luoghi più frequentati dell'ebraismo italiano, sia per il numero di persone che accoglie durante feste e celebrazioni, sia per i visitatori che richiama da tutto il mondo.

Partendo da queste considerazioni è nata così la campagna di MDA Italia Datti una mossa, dagli una scossa” cominciata nel 2018 con l'installazione di defibrillatori presso 8 Betei Ha-Knesset di Milano. Un progetto che ora si amplia con l'obiettivo di coprire entro il 2020 altre comunità nel centro-nord della Penisola e la Comunità di Venezia è appunto la prima ad essere coinvolta in questa seconda fase. MDA Italia Onlus si occupa anche di reperire i fondi. Collocare un defibrillatore costa 1.500 euro, poco se pensate a cosa potrebbe servire.

Grazie alla collaborazione con Croce Rossa Italiana, inoltre, MDA forma due referenti per il suo utilizzo, ma all'installazione viene sempre unito un corso di BLSD per imparare le tecniche fondamentali di primo soccorso.

Molto spesso accanto al defibrillatore viene collocata una targa che ricorda un privato o un'associazione che hanno contribuito all'installazione o una persona nel nome del quale è stata devoluta la cifra necessaria. Salvare una vita è sicuramente un bel modo per perpetuare il ricordo di un'altra vita.


Siamo felici che sia Venezia la prima città ad ospitare questo nuovo step del nostro progetto – spiega Sami Sisa, presidente di Magen David Adom Italia Onlus – è uno dei luoghi più significativi dell'ebraismo italiano e siamo sicuri che questo sarà sicuramente un incentivo per raggiungere il nostro obiettivo: dotare di defibrillatore tutte le 21 comunità ebraiche, le sinagoghe e i siti che raccontano la nostra storia in Italia. La presenza del DAE verrà segnalata agli operatori che rispondono al 118 e rappresenta una risorsa per l’intero quartiere


  • L'inaugurazione del defibrillatore a Venezia avverrà alle 11, al Ghetto di Canareggio nella sede della Comunità Ebraica, dove l'apparecchio sarà collocato, in prossimità del Museo e alle sinagoghe;

  • saranno presenti i rappresentanti della Comunità Ebraica di Venezia, di Magen David Adom Italia Onlus e delle istituzioni locali;

  • a seguire sempre nei locali della Comunità partirà il Corso di BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) in collaborazione con gli Istruttori della Croce Rossa Italiana della regione Veneto, coordinati dall'istruttore CRI Davide Filippi. A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza e l’idoneità all’uso del defibrillatore.

Per informazioni

email info@amdaitalia.org tel +39 392 006 9690







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