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Durante i 50 giorni dell’Operazione Margine Protettivo, le squadre del Magen David Adom in tutto il paese sono state in allerta, per essere pronte a salvare vite umane in modo rapido e professionale.

Ora, raggiunto il cessate il fuoco, Magen David Adom riassume le operazioni degli ultimi due mesi – molto intensi per il personale MDA – con alcuni interessanti numeri. Tutte le squadre erano in allerta e tutti i veicoli di soccorso dell’organizzazione erano completamente equipaggiati e pronti: tra questi circa 1.000 ambulanze, Unità Mobili di Terapia Intensiva, Jeep-ambulanze, veicoli 4×4, moto mediche e altri ancora. Tutto il personale MDA, di cui circa 1.800 lavoratori e circa 12.000 volontari, ha partecipato a questo momento di massima allerta e alle attività di MDA, al fine di salvare vite.


Durante l’operazione “Margine Protettivo” le squadre MDA hanno trattato 842 feriti causati dai razzi sparati contro Israele, tra cui 6 che sono stati uccisi dalle schegge di razzi e altri 36 che sono stati feriti da schegge in modo lieve o moderato. Tra questi: 10 feriti in gravi condizioni, 6 in condizioni moderatamente gravi e 20 che sono rimasti feriti lievemente. Inoltre i team MDA hannocurato 33 persone che sono stati ferite da schegge di vetro e detriti dovuti alle esplosioni nelle abitazioni, 18 che sono stati feriti in incidenti stradali che si sono verificate durante il suono delle sirene, di cui 1 persona in gravi condizioni. 159 persone sono rimaste ferite a causa di cadute o di traumi subiti durante la corsa verso i rifugi e 581 persone sono vittime di stress post-traumatico.


Sono state curate anche vittime di attacchi terroristici, in particolare un paziente che è stato moderatamente ferito dopo essere stato accoltellato all’ingresso di Ma’ale Adumim, le 7 vittime dell’attacco terroristico provocato da un trattore a Gerusalemme, tra cui un giovane di circa 25 anni di età morto per le ferite riportate, e un’altra persona gravemente ferita da colpi di pistola in un attacco terroristico presso il Monte Scopus.


I servizi MDA di raccolta del sangue sono stati rinforzati durante l’operazione “Margine protettivo” dall’Unità “Blood Services” dell’IDF, ed in tutto sono state raccolte circa 35.000 unità di sangue provenienti da tutto il paese, alcune da zone costantemente sotto il fuoco dei razzi. Il 15% dei donatori sono stati nuovi donatori, per il resto si è trattato di vecchi donatori; il 77% delle unità di sangue sono stati donati da civili ed il restante 23% è stato donato dai soldati israeliani. Oltre 331 volontari hanno donato circa 1.000 unità di plasma da aferesi e tipo B e AB. Le squadre dei laboratori del servizio di raccolta del sangue hanno lavorato in rifugi e bunker, e hanno fornito 59.000 unità di sangue e componenti agli ospedali e all’IDF. La persona rimasta ferita più gravemente, che è stata curata negli ospedali di Soroka e Rambam, ha avuto bisogno di 1.000 unità di sangue.


Oltre alla vasta attività di soccorso, i team MDA hanno effettuato nel corso degli ultimi due mesi anche altre attività, tra cui il presidio della sicurezza durante manifestazioni ed eventi pubblici, oltre ad aver preso parte anche al difficile compito di informare le famiglie delle vittime e di essere presenti ai funerali dei caduti durante l’operazione Margine Protettivo.


Nel quadro delle attività umanitarie di MDA, i membri dell’organizzazione hanno istituito 4 rifugi nelle diverse aree del Paese (Beer Sheva, Dimona, Kiryat Ono), e le squadre MDA hanno distribuito circa 125 kit di pronto soccorso a Yeruham e Dimona. Inoltre, MDA ha istituito stazioni dove la gente poteva rinfrescarsi e ha posizionato 4 docce mobili nelle aree di raccolta dell’esercito.


I giovani volontari MDA hanno preso parte negli ultimi due mesi ad importanti attività umanitarie, raccogliendo effetti per l’igiene per i soldati israeliani che combattevano nella striscia di Gaza, la Giudea e la Samaria e nel Nord, e trasferito migliaia di confezioni regalo alle linee del fronte. Inoltre, i giovani volontari hanno visitato i molti feriti, negli ospedali di tutto il paese. In collaborazione con il Ministero degli Esteri, il coordinatore delle attività in Cisgiordania, e le società della Mezzaluna rossa della Turchia e dell’autorità palestinese, i team MDA hanno lavorato insieme per trasportare i pazienti e le vittime feriti dalla Striscia di Gaza agli ospedali in Israele e all’estero, per ricevere ulteriori cure mediche. In due casi, nel mese passato, le diverse squadre hanno lavorato congiuntamente per trasferire 2 vittime in condizione gravi, 6 ferite moderatamente e 33 ferite leggermente.


Anche le normali attività delle squadre MDA non si sono fermate per un attimo. Dall’inizio dell’operazione Margine Protettivo (8 luglio) fino ad oggi, le squadre MDA sono stati inviate in soccorso di molte vittime di incidenti stradali in cui 13 persone hanno perso la vita, 64 persone sono rimaste gravemente ferite, 201 moderatamente ferite e 4.082 sono state leggermente feriti. Nel corso degli ultimi due mesi, le squadre MDA hanno soccorso 1.605 donne in tutto il paese che stavano avendo le contrazioni, e 53 di loro hanno partorito in ambulanze MDA sulla strada per l’ospedale, una di loro durante una sirena in Rechovot. Durante gli atti di violenza che si sono verificati negli ultimi 29 giorni, i paramedici MDA hanno dichiarato morto un giovane di circa 15 anni di età, e hanno soccorso due persone gravemente ferite, 7 moderatamente ferite e 154 lievemente ferite. 114 persone sono state soccorse da squadre MDA in tutto il paese durante il mese passato, dopo aver sofferto di sospetti attacchi di cuore. Le squadre MDA hanno trattato, nel corso degli ultimi due mesi, 95 casi di annegamento, tra questi 10 pazienti purtroppo sono stati dichiarati morti, 5 sono stati trasferiti in ospedale in gravi condizioni, sedati ed intubati, mentre gli altri erano leggermente o moderatamente feriti. 3 altre vittime sono state portate in ospedale, mentre veniva effettuata su di loro il CPR.


Durante i giorni dell’operazione, le squadre MDA sono state costrette a fronteggiare un atterraggio di emergenza di un aereo passeggeri all’aeroporto Ben Gurion, avvenuto circa due settimane fa. Più di 70 veicoli di emergenza e di soccorso MDA sono stati inviati sulla scena e vi sono rimasti fino a quando non è stato completato lo sbarco in sicurezza del aereo.


Il Direttore Generale del Magen David Adom, Eli Bin, ha dichiarato: “le squadre MDA hanno dimostrato negli ultimi due mesi di essere un anello fondamentale della catena a protezione dei cittadini israeliani, e sono molto soddisfatto di ciò. Questo è il momento di ringraziare tutti i 15.000 lavoratori e volontari MDA, che durante il mese scorso hanno dimostrato la loro forza e il loro valore, e sono stati il “margine protettivo” per i cittadini israeliani in tutto il paese. Sono lieto che siamo stati benedetti da un tale variegato, professionale e deciso gruppo, che si è dedicato a salvare vite umane ad ogni costo e in ogni situazione, anche sotto il fuoco nemico. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato giorno e notte in questo importante momento, lasciando famiglie a casa, sotto il pericolo dei razzi. A nome di tutti i lavoratori e i volontari MDA vorrei esprimere le nostre condoglianze a tutte le famiglie delle vittime ed augurare ai feriti una pronta guarigione.”


Infine, la famiglia del Magen David Adom piange con profondo rammarico la morte di Zeev (Zeevik) Atzion Z’L, tragicamente ucciso da un attacco di mortaio sul Kibbutz Nirim prima del cessate il fuoco entrato in vigore.

Riportiamo alcuni passaggi di un articolo di Amit Zarouk, portavoce e consigliere politico dell’ambasciata d’Israele a Roma, che descrivono l’intervento umanitario di Israele, in particolare di IDF e di Maghen David Adom, a sostegno del Nepal, colpito recentemente da un terribile terremoto.

“Così come altri paesi da tutte le parti del mondo, anche Israele ha inviato delle squadre speciali per la ricerca e il salvataggio in Nepal. Come già accaduto in passato per altri drammatici disastri ambientali (basti pensare ad Haiti nel gennaio 2010, alla Turchia nel 1999, dove furono estratti vivi dalle macerie 12 persone, al Giappone nel 2011 dove più di 220 persone hanno ricevuto cure mediche nell’ospedale da campo del Magen David Adom, al Kenya nel 2006 e alle Filippine nel 2013), Israele sente forte il dovere morale di essere in prima fila nell’assistere i paesi sconvolti da calamità naturali e di ricorrere a tutta la sua esperienza e abilità nell’intervenire in condizioni di emergenza.

La spedizione, già inviata nelle prime ore dopo il terribile terremoto, è composta da 260 membri, esperti in operazioni di ricerca e recupero dell’esercito Israeliano. L’unità fondata nel 1983 è altamente formata sia per interventi nel suolo nazionale che al di fuori dei confini. Composta principalmente da riservisti dell’esercito sempre pronti a rispondere alla chiamata di emergenza, l’unità è stata salutata dal presidente Rivlin con l’augurio di avere successo in questa coraggiosa missione umanitaria. Rivlin dopo aver espresso in rappresentanza di Israele le più sentite condoglianze al popolo nepalese ha detto che gli operatori umanitari rappresentano i più alti valori universali e li ha paragonati a degli angeli messaggeri.


Grazie all’impegno di Maghen David Adom è già stata disposta per l’utilizzo un’avanzata struttura medica multi-dipartimentale che può contare su 95 tonnellate di aiuti umanitari e uno staff di 122 dottori, infermieri e paramedici per la città di Kathmandu. La struttura è provvista di reparti chirurgici e per la radiologia, ma soprattutto specializzati in pediatria e neonatologia vista la grande emergenza che sta colpendo le fasce più indifese della popolazione nepalese, in gran parte composta da bambini e minorenni. Questo ospedale da campo ha equipaggiamento, capacità e manodopera per curare apprositivamente 200 pazienti al giorno.


In Israele il fiato è ancora sospeso per le sorti di 50 Israeliani che si trovavano in Nepal durante il violento terremoto e di cui ancora non si hanno notizie. Queste ore sono quindi piene di attesa e speranza, mi auguro che il Nepal possa presto rialzarsi da un evento cosi triste.”

Magen David Adom in Italia ha deciso di ricordare Elio Toaff z”l, per molti anni massima autorità religiosa degli ebrei romani, figura di primo piano dell’ebraismo italiano ma anche della vita sociale della nazione, aprendo una raccolta fondi per un’ambulanza intitolata alla sua memoria.


Crediamo che un’iniziativa volta a sostenere Israele e a salvare le vite dei suoi civili sia il miglior modo per ricordare Rav Toaff, che fu sin da giovane – tra le altre cose – anche un fervente sionista.


A questo proposito, ci piace ricordare un passaggio di un’intervista a Rav Toaff, che ben racconta il suo impegno e la sua passione per la causa della nascita dello stato di Israele.


Lei è stato un rabbino moderno, oltre che per le sfide legate alla contingenza, anche come sostenitore dell’idea sionistica, non soltanto collaborando con Ada Sereni alla “immigrazione illegale” (Aliyà Beth) verso la Palestina, ma ospitando in casa i profughi provenienti da tutta Europa, raccogliendo soldi, nascondendo persino armi.


Si è vero. Venezia era il luogo di attività delle alyot clandestine è da lì era organizzati i trasporti per la Palestina. Io stesso nascosi sia persone che armi nella cantina, armi che sarebbero poi dovute essere spedite per fornire l’Haganà. Ma il mio vero capolavoro è stato il furto – un peccato di cui non mi sono mai pentito – di un carro armato tedesco ‘Tigre’ che era stato abbandonato nelle campagne modenesi. Doveva essere demolito, ma la Palestina aveva un disperato bisogno di armamenti pesanti e allora io camuffai il carro armato e lo spedimmo in nave facendolo passare come attrezzatura agricola. E’ così che giunse a Haifa il primo carro armato del futuro esercito di Israele. Ma non ero solo io ad essere sionista, lo è stata tutta la mia famiglia. Due miei fratelli partirono per la Palestina nel 1938 e sarei partito anche io se mio padre non mi avesse fermato con le parole: “un rabbino non abbandona la sua comunità”.


Se desiderate partecipare alla raccolta fondi per l’ambulanza intitolata alla memoria di Rav Toaff, potete effettuare una donazione a Magen David Adom direttamente sul nostro sito o con un bonifico bancario (IT05X0325001600010000011165) specificando nella causale “raccolta per ambulanza intitolata alla memoria di Rav Elio Toaff z”l”.

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